CENTRO STUDI - OMAGGIO A MAZZONE
19.3.1937 - 19.3.2020
I PRIMI 84 ANNI DI CARLO MAZZONE by Roberto Cerrone
19 marzo, festa del papà, auguri a tutti i papà ROMANISTI.
19 marzo, compleanno di Carlo Mazzone, giocatore, allenatore e tifoso della As Roma.
Ora sta nella sua Ascoli, dove gli hanno dedicato una tribuna dello stadio, ma a Roma gli vogliamo sempre bene.
Come giocatore solo 2 gare con la Roma da imbattuto, esordio il 2 giugno 1959, festa della Repubblica, in Fiorentina Roma 1 a 1 poi Roma Torino (Talmone) 4 a 1.
Quindi una lunga carriera sia come giocatore che allenatore, il ritorno a Roma nel 1993 e tre stagioni da mister con 121 panchine complessive e un buon score di 50 vittorie ,39 pareggi e 30 sconfitte.
Con Lui è cresciuto, protetto, Totti, con Lui è rinato Baggio.
Detiene il record delle panchine in serie A.
Auguri SOR MAGARA, TI VOGLIAMO BENE
NOTIZIE DAI CLUB - RC FORLI'
Abbiamo ricevuto in Redazione e con immenso piacere pubblichiamo che il Roma club Forlì ha attivato una raccolta fondi a beneficio del Coordinamento Provinciale Forlì-Cesena della Protezione Civile.
IN PRIMO PIANO - CONDOGLIANZE 4
Giuseppe Aldo Rossi
A pochi giorni dal compimento dei 107 anni è morto il professor Giuseppe Aldo Rossi. Nato a Roma nel 1913, tre lauree e una carriera di insegnante all’ università e nelle scuole superiori. Autore radiotelevisivo scrisse per la Rai vari programmi tra cui la serie di “Giallo Club” e del “Tenente Sheridan” che ebbero grande successo negli anni ’60. Linguista ed enigmista classico è autore del “Dizionario Enciclopedico di Enigmistica e Ludolinguistica” edito da Zanichelli.
Innamorato di Roma è stato anche un affermato poeta romanesco tanto da aver tradotto e pubblicato in vernacolo le “Odi di Orazio”.
Un altro suo grande amore era quello per la A.S. Roma di cui è stato per più di cinquant’anni socio vitalizio, insignito anche con il titolo di Cavaliere della Roma.
Ricordava sempre quando, nell’ immediato dopoguerra, si recava allo stadio insieme all’ allor giovane ingegner Dino Viola o quando a scuola era professore dell’alunno Franco Sensi.
Quello che per lui è sempre stato un grande vanto era raccontare quando assistette allo stadio nel 1927 alla prima partita Roma – Livorno facendo a piedi più di tre chilometri per raggiungere da San Giovanni il Motovelodromo Appio.
Tra le sue pubblicazioni va anche ricordata: “Le parole, vita, morte e miracoli” edita da Mondadori.
L’unione tifosi romanisti, si stringe intorno all'amico Claudio Rossi Massimi per la perdita dell'illustre papà.
L'Unione Tifosi Romanisti
CENTRO STUDI - PROGRAMMAZIONE
Centro Studi UTR sulla Storia della Roma
Venerdì 6.3.2020 alle ore 20 presso la sede di Viale Giulio Cesare 78 si è riunito il Centro Studi UTR sulla Storia della Roma. Alla riunione sono intervenuti i componenti Paolo ARCANGELI, Franco BOVAIO, Paolo CASTELLANI, Massimiliano CECI, Massimo GERMANI, Fabrizio GRASSETTI, Massimo IZZI, Claudio ROSSI MASSIMI. Assenti giustificati Gabriele PESCATORE ed Adriano VERDOLINI.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto delle varie iniziative in programma.
IN PRIMO PIANO - CONDOGLIANZE 1
Ciao Massimo, te ne sei andato anche tu,
lo hai fatto nella maniera che ti ha sempre contraddistinto, in silenzio. Il tuo modo di fare informazione, sempre garbato, mai sopra le righe, è stato il tuo timbro in tutti questi anni in cui abbiamo avuto il piacere di seguirti.
Radio oppure televisione non non ha mai fatto differenza. Hai sempre difeso la Roma, quella che per te era la tua ”signora in giallorosso” da tutto e da tutti e lo hai fatto senza mai urlare, perché quando si parla di Roma, non c’è bisogno di strilli, ma di Amore.
Grazie, per averci accompagnato in tutti questi anni e per aver condiviso con noi la passione per la Roma.
Ti vogliamo bene, te ne abbiamo sempre voluto perché tu non sei stato solo un grande giornalista, sei stato un grande uomo, sei stato Massimo Ruggeri!
UTR
Massimo Ruggeri con Fabrizio Grassetti in una festa del Personal Jet Roma
CENTRO STUDI - JOAQUIM L PEIRO'
È morto Joaquin Peirò (1936 - 2020) ex giocatore giallorosso.
Come Unione Tifosi Romanisti vogliamo dedicargli un breve ricordo.
Joaquin Peirò arriva alla Roma dal Torino, nella stagione 1966/1967 il presidente è Franco Evangelisti e l’allenatore Oronzo Pugliese.
Il Capitano di quella squadra, che chiuderà la stagione al decimo posto è Giacomo Losi.
Il primo gol in campionato, con la maglia della Roma, arriva il 20 novembre 1966, Roma-Lecce 2-1 con Peirò che realizza al 34’ un calcio di rigore.
Nella stagione 1968–69 Helenio Herrera, nuovo allenatore della Roma, decide di escludere Giacomo Losi e la fascia di capitano passa proprio sul suo braccio. La Roma arriva ottava in campionato ma vince la sua seconda Coppa Italia e Peirò ha l’onore di alzare il trofeo.
Nell’aprile del 1970 si gioca la semifinale infinita di Coppa delle Coppe contro i polacchi del Gornik Zabrze. All’Olimpico finisce 1-1 a Katowice 2-2 e si va allo spareggio, disputato a Strasburgo, ma anche qui, arriva il terzo pareggio. Il passaggio del turno viene assegnato con il lancio della monetina. Lui, Capitano di quella squadra, sceglie testa ma il mister, il mago Herrera, gli impone di dire croce. Esce testa, i polacchi esultano mentre la Roma viene eliminata.
La sua storia con la maglia giallorossa termina il 23 maggio 1970 nella sfida tra la Roma e il West Bromwich allo stadio Olimpico per il trofeo Anglo-Italiano. Peirò saluta i tifosi giallorossi realizzando un gol.
Era un giocatore offensivo anche se il suo ruolo non è mai stato molto chiaro. Non era né un vero e proprio attaccante, né tantomeno un tornante. Diciamo che forse, quello che più gli si addiceva era il ruolo della mezza punta. Era dotato di grande velocità e ottimo dribbling, puntava gli avversari e li saltava come birilli. Una curiosità è che giocava sempre con i calzettoni abbassati e quindi si vedeva questo ragazzo con le gambette secche che sembrava volare sul campo di calcio. Era soprannominato il Bandolero stanco proprio perché, dopo aver corso in attacco, aveva difficoltà a rientrare, sembrava essere sempre stanco, con il suo passo dinoccolante.
Diciamo che in anni, in cui la Roma non ha ottenuto grandissimi risultati, almeno lui, era un bel vedere per i tifosi giallorossi.
NOTIZIE DAI CLUB - ANNIVERSARIO
AMOS CARDARELLI - Monterotondo 6.3.1930
Nel corso della sua carriera ha disputato 11 campionati di Serie A con Roma, Udinese, Inter e Lecco, totalizzando complessivamente 259 presenze e 3 reti. Ha inoltre ottenuto 37 presenze e 1 rete in Serie B nella stagione 1951-1952, annata in cui vinse il campionato cadetto nella file della Roma. Fu anche convocato nella nazionale olimpica per prendere parte al torneo di Helsinki 1952, ma non scese mai in campo.
Oggi, il grande Amos avrebbe compiuto 90 anni, ma quello che è certo continua a sostenere i colori giallorossi dalla Tribuna Paradiso.